Sta nascendo un nuovo impianto di produzione di biocarburanti che rappresenterà un'importante innovazione rispetto alla tradizione. L’uso di materia prima autoctona (reflui oleari) e l'assenza di consumo di acqua fanno in modo che i consumi energetici siano minimi. Di conseguenza, si risparmieranno emissioni nell’atmosfera pari a 26.100 tonnellate di CO2.
Questo nuovo impianto sarà costruito nel sud della Spagna, in Andalusia, con un contributo pari a 1,4 milioni di Euro fornito dalla Commissione per l’Economia, Innovazione e Scienza del Consiglio Regionale dell’Andalusia. La prima pietra è stata posata lo scorso mese di giugno. Si tratta di un impianto all’avanguardia nel mondo grazie a un sistema che permette il trattamento della maggior parte dei rifiuti per ottenere biocarburanti come il diesel, il gasolio e il cherosene. In Giappone hanno già testato questo sistema per il trattamento di carburanti pesanti, materie plastiche e oli minerali, ma al momento non esistono esperienze commerciali con biomasse prodotte in questo modo.
Con i risultati che si otterranno si dimostreranno l’efficienza e i vantaggi di questo sistema rispetto agli altri precedentemente usati che prevedevano costi maggiori. Si otterrà un combustibile redditizio ed ecologico, con un processo pulito e attento all’ambiente. Questo avrà una grande influenza su settori economici come quello dei traslochi, sia nei trasporti locali e nazionali, sia nei traslochi internazionali.
La regione dell’Andalusia rivestirà un ruolo di leader di settore per capacità di produzione di biocarburanti di seconda generazione. Sarà l’unico impianto di questo tipo a livello nazionale e produrrà 10.000 tonnellate di biocarburante all’anno.