L'ultimo studio dell’Istat sull’indice dei prezzi al consumo ha evidenziato un aumento dell’inflazione pari a una media dell’1,5% nel 2010. L’inflazione in Italia è inferiore alla media europea (2,2%), ma è raddoppiata rispetto all’anno scorso (0,8%). L’aumento del costo della vita è causato dai rincari nel settore energetico, delle automobili, dei trasporti, dell’acqua e delle utenze in generale.
L’aumento più eclatante ha riguardato il settore dei trasporti (+1,5%) dovuto al convergere a una serie di fattori quali, tra le altre cose, l’aumento dei prezzi della benzina e una leggera ripresa economica.
Cause dell’inflazione nel settore dei trasporti:
- Prezzi dei carburanti: Dal 2009 al 2010 la benzina ha visto un aumento del 9,6% e il gasolio ha subito rincari del 14,5%. Ovviamente il settore dei trasporti ne è coinvolto con un rincaro del 4,2%.
- Ripresa economica: Secondo la Confcommercio una delle cause dell’aumento dei prezzi è da ritrovare nell’incremento avvenuto a novembre del 4,2% della produzione industriale italiana.
- Autostrade: previsto aumento dei costi del pedaggio su autostrada (+ 13,58%;) nel 2011.
- Le assicurazioni su veicoli e altri mezzi di trasporto hanno subito un aumento del 6,6%. Il ministro Romani ha discusso con i presidenti dell’Associazione delle imprese di assicurazione e dell’Isvap (l’autorità di controllo del settore), la questione dei rincari Rc auto, ritenendo “inammissibile” che il costo medio sia di 400 euro, ossia il doppio rispetto alla media europea (200 euro). La promessa è di una diminuzione del 15% del premio accanto alla creazione di un’agenzia di controllo contro le frodi assicurative.
Tuttavia, il Ministro dello Sviluppo Paolo Romani ha voluto tranquillizzare gli animi, evidenziando che l’inflazione italiana resta “sotto un ragionevole livello di guardia” poiché al di sotto della media europea.
Secondo quanto commentato dall’Economista Riccardo Realfonzo al Sole 24 ore l'aumento dell’inflazione si deve all’aumento dei prezzi delle materie prime presso altri Paesi si tratta quindi di “un'inflazione importata”. Il problema è che a fronte di ciò non corrisponde, in Italia e in Europa una crescita del settore produttivo.
Di fronte al previsto aumento dei costi del pedaggio su autostrada (+ 13,58%;) nel 2011, il Movimento Difesa del Cittadino sottolinea come l’aumento “inaccettabile” dei prezzi non corrisponda a reali investimenti o al miglioramento della qualità del servizio.