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Qualche consiglio prima di trasferirsi a Berlino

È dal 2010 che cresce il numero italiani emigrati nella capitale della Germania. Ma come affrontare il trasferimento?

24 nov 2015 Consigli alle imprese di traslochi - Tempo di lettura: min.

traslochi

Trasferirsi a Berlino, città piuttosto differente dalle nostre anche o soprattutto a livello linguistico, non è così facile. Abbiamo intervistato per voi Michele, che ha deciso di affrontare questo cambiamento qualche mese fa.

L'esperienza personale di chi ha voluto trasferirsi a Berlino

Mi sono ritrovato a pensare a Berlino dopo tanto girovagare. Provato da troppi trasferimenti a breve termine in diverse parti d'Europa, mi sono detto che la prossima tappa avrebbe dovuto permettermi di non stancarmi troppo in fretta e avrebbe dovuto essere abbastanza avvincente, con tanti lati da scoprire. Su questo non mi ero sbagliato: Berlino è una città brulicante di stimoli e con uno spirito civico molto forte, in cui hanno spazio vecchi, giovani e famiglie. La cultura non manca e la vita notturna l'ha resa famosa un po' in tutto il mondo.

Nonostante le sfide non mi dispiacciano, subito dopo la laurea ho deciso che il prossimo trasferimento sarebbe stato più pianificato del solito, soprattutto perché il mio livello di tedesco non mi permetteva di lanciarmi a capofitto. Ho perciò cominciato cercando il lavoro da casa, nella rilassatezza/noia/riflessione esistenziale dei mesi post laurea.

Navigando senza sosta nella rete, ho inviato qualche candidatura e avuto la fortuna di ottenere risposta per un posto di lavoro in un'agenzia che cercava un madrelingua italiano con conoscenza di altre lingue straniere. Un mese dopo ho avuto il colloquio di persona e dieci giorni dopo ho preparato i bagagli per iniziare la nuova avventura.

Tuttavia, ad ascoltare le voci che corrono o a guardarla a distanza, Berlino sembra una città più facile di quello che non sia (forse lo era un po' di più sino a qualche tempo fa) e gli ostacoli al trasferimento sono tanto burocratici quanto linguistici. Del resto, è banale dirlo, ma una città ricercata è anche una città inflazionata e il relativo basso costo della vita ha attirato negli ultimi anni tanti giovani europei alla ricerca di una vita alternativa.

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Fonte: eastsidegallery-berlin.de

Consigli per trovare casa

Il piano era questo: arrivo con un lavoro, in qualche mese trovo casa e poi inizio a studiare la lingua teutonica. Beh, mi ero fatto un'immagine un po' deformata della realtà. Quando inizi a cercare casa qui, ben presto ti rendi conto che sei un piccolo granello di sabbia in una clessidra impazzita e che, salvo colpi di fortuna, trovare un rifugio non è per niente facile. Io personalmente sono ancora in fase di ricerca.

Ci sono due modi di affittare casa a Berlino: come Untermieter (subaffitto - legale) in un contratto già esistente o come Hauptmieter (intestatario principale) per un nuovo contratto.

Nel primo caso dovrete sottoporti alle angoscianti visite di gruppo, un po' come un open day: venti persone disperate che si incontrano nello stesso posto e alla stessa ora e che dovrebbero dimostrare (non si sa bene in che modo) di essere i coinquilini perfetti. Il lato positivo è che non vi servono tante garanzie economiche, ma solo qualcuno a cui piacciate da subito e che vi "scelga" fra i tanti.

Nel secondo caso avete bisogno di molti documenti tanti amati in questo paese: le ultime tre buste paga o le garanzie finanziarie dei vostri genitori (se sono appena arrivato come faccio a mostrare le buste paga?), una certificazione dei vostri debiti e crediti chiamata Schufa (che debiti devo avere se ho appena messo piede in città?) e qualche altro foglietto sparso.

La ricerca può durare tanto tempo, e io ancora salto da una stanza temporanea all'altra.

Difficile dare consigli. Banali ma fondamentali: non demordere, non stancarsi, imparare un po' di tedesco prima di arrivare, non smettere di informare chi conoscete e di ricordare ai vostri amici che state cercando casa, ci sono passati anche loro e saranno solidali. Infine, non tralasciare nessun canale di ricerca (facebook, siti, agenzie, i vostri colleghi, il gatto del vicino e i vigili del fuoco).

Cosa mettere in valigia

  • Abbigliamento invernale ed estivo (l'estate quest'anno è stata molta calda e soleggiata, soprattutto per i parametri locali; colpa o no del riscaldamento climatico, io l'ho molto apprezzata!); due libri in italiano per le prime settimane in metro; curiosità e misantropia; pazienza e energie.
  • La tessera sanitaria europea. Non tutti i medici la accettano, ma vi sarà fondamentale in caso di necessità.
  • Delle teglie in alluminio per i tortini al forno perché qui non si trovano.
  • Molto importante: degli occhiali da sole e dei gadget da serata lunga e piena di insidie.

Cosa è meglio lasciare a casa?

Il palato viziato. Si trova tanto cibo buono a Berlino, ma i supermercati hanno qualche carenza da colmare.

I pregiudizi. I berlinesi di nascita e quelli acquisiti hanno una visione aperta sia nei confronti dell'abbigliamento che dell'orientamento sessuale. Certo, integrarsi è comunque una sfida e non sono ancora sicuro di aver capito tutto ciò che c'è da capire dei tedeschi e berlinesi in generale.

La pigrizia, che sia per fare festa o per lavorare, Berlino vi richiede comunque tante energie.

Il ripudio per il tedesco, solo con l'inglese si vive ma non si arriva necessariamente dove si vuole. Vorrei sfatare il mito della "lingua brutta", il tedesco è affascinante e stimolante anche se bisogna mettercisi sotto per impararlo.

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Fonte: Flickr

Informazioni utili in generale

Prima dell'arrivo, prevedete qualche soldo da parte per durare almeno qualche mese. La domanda a Berlino è ormai molto alta sia per il lavoro che per le case e potrebbe volerci più del previsto per trovare quello che cercate. Io calcolerei almeno 2000 euro di budget iniziale se non avete appoggi o un lavoro che vi attende.

A Berlino si sbarca il lunario con cifre ragionevoli. Nonostante l'aumento veloce, l'affitto si aggira ancora sui 350 euro di media, con picchi più bassi o più alti a seconda di quanto vogliate vivere in un quartiere ricercato. D'altro lato, gli stipendi a Berlino sono fra i più bassi della Germania: uno stipendio per un lavoro a tempo pieno è circa di 1200 euro al mese (maggiore o minore a seconda della vostra formazione).

Per quanto riguarda la vita notturna e la cultura, viene da sé che la città offra una miriade di occasioni di divertimento e di svago multiculturale. Non fermatevi soltanto ai famosi templi della musica se questa è la vostra passione, ma provate a sperimentare angoli più remoti dell'esperienza meno mainstream della città.

Eviterei di citare le temperature di Berlino, se venite in Germania sapete che non state cercando I tropici. Ciononostante, gli amanti degli interni accoglienti troveranno tanti bar che sembrano fatti apposta per i mesi invernali.

Non credo di sbagliare nel dire che la frase che ho più sentito a Berlino è: «la città è cambiata, prima non era così». Anche se sembra un po' la frase standard di genitori nostalgici, in effetti non bisogna dimenticare che Berlino si è veramente aperta all'internazionale negli ultimi 7/8 anni è che questo ha cambiato il suo volto. Forse io mi sono già perso gli anni favolosi della Berlino alternativa, eppure sono convinto che ci siano ancora tante cose che la distinguono dalle altre capitali europee. I berlinesi sembrano abbastanza battaglieri da impedire che la città si snaturi e io nel mio piccolo tifo per loro (o per noi?).

Questa è l'esperienza di Michele. Se anche tu devi affrontare un trasloco all'estero, consulta il nostro elenco di aziende specializzate in traslochi internazionali.

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