Finalmente approvato il Contratto Tipo sui servizi di trasloco internazionale, uno schema contrattuale standard in grado di soddisfare le esigenze degli operatori del settore e dei clienti. Elaborato dall’istituzione camerale CCIAA di Roma, il contratto rappresenta il risultato di una comune volontà espressa dalle imprese di trasloco di creare uno strumento in grado di mettere d’accordo le diverse istanze delle parti coinvolte (ditte-cliente), rispettando al contempo la normativa vigente.
La sua creazione ha visto il coinvolgimento di esperti giuristi provenienti dalle Camere di Commercio Italiane e dal Ministero dello Sviluppo Economico, soprattutto nella definizione dei punti relativi ad eventuali controversie legali, divenendo il principale punto di riferimento nella fattispecie. Il contratto in ambito internazionale si è reso sempre più necessario con l’aumento degli spostamenti su scala globale e gran parte delle energie dei giuristi sono state spese soprattutto nel tentativo di mediare le esigenze di imprese e clienti in ordine alle principali controversie che sembrano verificarsi sopratutto in relazione a:
- Prestazioni escluse ovvero incluse dal servizio.
- Eventuale recesso in caso la stima originaria dei beni e quelli effettivi da traslocare non lo siano.
- Modalità comunicazione danni non immediatamente rilevabili in tempi ragionevoli per l’impresa.
- Modalità recupero dei beni traslocati al momento del loro arrivo nel Paese di destinazione
Altro punto importante su cui si è concentrato il tavolo da lavoro è rappresentato dalle coperture assicurative, il cui ricorso viene ora fortemente incentivato. Minuziosamente curata, inoltre, risulta la parte dedicata alla questione doganale i cui punti rendono il contratto l’unico “punto di vista” unitario di tutte le amministrazioni competenti in materia di regolazione del mercato. Il nuovo schema contrattuale è, infine, corredato da un allegato contenente il preventivo che viene fornito gratuitamente dall’impresa, oltre che la descrizione puntuale di tutti i beni da traslocare.
Il contratto internazionale, quindi, può tradursi sicuramente come un indicatore di professionalità e serietà della ditta che offre il servizio e come una garanzia per i clienti che in caso di disguidi possono contare su una “prova scritta”. Ma il contratto è soprattutto ed a tutti gli effetti, il primo strumento giuridico in materia di traslochi internazionali che media le esigenze di entrambi i termini del rapporto e grazie a cui finalmente il settore dei traslochi entra ufficialmente a far parte delle fonti terziarie del diritto. È possibile già da gennaio scorso scaricare gratuitamente il contratto sul sito internet della CCIA, dove sono disponibili anche i recapiti per un’ eventuale assistenza sulla tematica.
Foto Ca Trasporti.