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​Trasferirsi a Londra dopo il referendum sulla Brexit?

Quali potrebbero essere le conseguenze della Brexit sulla libera circolazione delle persone?

25 ago 2016 Consigli per il trasloco - Tempo di lettura: min.

traslochi

Il risultato del referendum del 24 giugno scorso nel Regno Unito sull'uscita dall'Unione Europea è stato un vero e proprio terremoto. La cosiddetta Brexit, però, è un processo che non è stato ancora attivato e che avrà bisogno di almeno due anni per la sua messa in atto.

Nel frattempo, molti italiani che avevano intenzione di trasferirsi nel Regno Unito sono alle prese con una marea di dubbi. L'uscita dell'Uk dall'Unione Europea, infatti, potrebbe mettere a rischio la libera circolazione delle persone e quindi significare maggiori difficoltà per chi vuole trasferirsi o lavorare nel paese.

Tuttavia, al momento, non ci sono ancora limiti per tutti quei cittadini comunitari che vogliono trasferirsi a Londra o nelle altre città britanniche, in quanto il processo potrebbe allungarsi per diversi anni senza che, nel frattempo, vengano intaccati i regolamenti sulla libera circolazione. Chi ha intenzione di partire, dunque, è bene che lo faccia il prima possibile. Si può ancora usufruire dei servizi fondamentali, come quello sanitario, essendo cittadini dell'Unione Europea. Chi parte al più presto, prima che la Brexit diventi realtà, probabilmente potrà usufruire di maggiori vantaggi nel momento in cui l'Uk si separi dall'Unione Europea.

Secondo alcuni analisti, inoltre, non è detto che il Regno Unito rinunci alla libera circolazione delle persone (e di merci) altrimenti rischierebbe di entrare in una profonda crisi economica. Probabilmente, infatti, si cercherà di rendere il meno 'violento' possibile il processo di uscita. Allo stesso tempo, è poco probabile che l'Uk possa rinunciare a tutti quegli stranieri che già lavorano a Londra o nelle altre zone del paese. La capitale britannica, infatti, è una fetta importante dell'economia del Regno Unito e il suo PIL si base in gran parte sul lavoro degli immigrati.

Nonostante ciò, è possibile che gli stranieri comunitari, come già succede per quelli extracomunitari, dovranno affrontare maggiori difficoltà per poter accedere ai diritti del welfare britannico di cui ora godono.

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