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Un 2012 difficile per il settore traslochi e trasporti

Si prevede un 2012 difficile per l’industria dei trasporti colpita dalla crisi e dall'aumento dei prezzi della benzina e delle tariffe autostradali.

2 gen 2012 Consigli alle imprese di traslochi - Tempo di lettura: min.

traslochi

Si prevede un 2012 difficile per l’industria dei trasporti colpita dalla crisi e dall'aumento dei prezzi della benzina e delle tariffe autostradali.

Già dai primi giorni di gennaio inizierà una serie di scioperi e manifestazione degli operatori del settore:

Il 10 gennaio la Fiom incrocierà le braccia per 4 ore per la difesa del contratto nazionale della categoria dei metalmeccanici; Il 16 gennaio gli autotrasportatori siciliani dell’Aias si fermeranno per 5 giorni per protestare contro l’aumento delle imposte sul prezzo della benzina e per rilanciare le prospettive di crescita e di rinnovamento del settore e dell’intera regione. Questa protesta abbraccia vari settori perché il trasporto influisce in maniera determinante anche sui prezzi dei prodotti agroalimentari; Il 27 gennaio ha convocato uno sciopero anche l’ORSA, Organizzazione dei sindacati autonomi e di Base, che fermerà tutta la rete di trasporti terrestre, marittima e aerea, provocando un vero default.

Senza menzionare le varie manifestazioni a livello regionale e locale che ci saranno in varie parti del territorio italiano.

In effetti il prezzo della benzina è orai arrivato alle stelle e l’Italia paga il prezzo più caro d’Europa: 1,74 euro al litro per la benzina in un Paese in cui la maggior parte dei trasporti avviene via terra (80%) significa un aumento sostanziale de i prezzi su vari beni di prima necessità che per arrivare a destinazione viaggiano sulle 4 ruote. Inoltre a ciò si accosta un importante aumento dei prezzi dei pedaggi autostradali: infatti, come comunicato da Autostrade per l’Italia, a Gennaio scatta un aumento del 3,51%, dovuto  all’aumento dell’inflazione, agli investimenti e alla remunerazione degli investimenti.

A tutto ciò si aggiunge la liberalizzazione incontrollata delle imprese con veicoli di piccola portata che sfidano le imprese di trasporti più grandi con prezzi molto competitivi.

Un anno difficile per le imprese di traslochi e trasporti, che soffriranno insieme ad altri settori lo scotto della crisi e dell’aumento delle imposte volute dalla politica di austerità dei governi. Per questo risulta fondamentale investire su mezzi di trasporto più sostenibili, che utilizzino a metano o a GPL ed offrire pacchetti di trasloco/ trasporto  in abbinamento per massimizzare i profitti e diminuire i costi.

Foto: Traslochi Scanniello

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